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10 giugno 2013

Piccolo omaggio a Sendak

Oggi Maurice Sendak avrebbe compiuto 85 anni. Il nome di questo blog, come ho più volte scritto, deriva dall'aeroplano che sorvola la città cucina di In The Night Kitchen (1970), il mio primo ricordo d'infanzia di un albo illustrato. Come è facile comprendere sono legata a questo autore in modo particolare, grazie a lui scoprii da subito quanti meravigliosi viaggi si possono intraprendere sollecitati dalle illustrazioni e la storia di un bel libro. Il mio piccolo omaggio per il suo compleanno è questa immagine, un murales che Sendak - Uncle Moo Moo - dipinse nel 1961 nella cameretta di Larry and Nina Chertoff, figli di amici che vivevano nell'Upper West Side di New York. Due anni dopo l'autore avrebbe raggiunto la celebrità con la pubblicazione di Where the Wild Things Are.




Il cane che apre l'allegra parata è Jennie, cagnolina di Sendak, già presente in Kenny’s Window  del 1956 e in What Do You Say, Dear? del 1958; sarebbe tornata, in una posa quasi identica, anche in una illustrazione di Where the Wild Things Are.
Nel 2011 l'appartamento dei Chertoff fu venduto e il murales staccato e donato a The Rosenbach Museum and Library di Philadelphia, museo scelto dallo stesso Sendak come archivio privilegiato dei suoi lavori. Ho trovato questa storia su The History Blog. Altre note interessanti sulla lavorazione del murales potete leggerle qui.

07 giugno 2013

Il Giornalino della Domenica

Impegni di lavoro non mi hanno permesso di aggiornare il blog nell'ultimo mese, ma ora sono di nuovo qui. Il primo post di giugno lo dedico alle bellissime copertine de Il Giornalino della Domenica, pionieristica pubblicazione italiana per ragazzi che uscì tra il 1906 e il 1927. Suo ideatore fu Luigi Bertelli alias Vamba (nome tratto dal romanzo " Ivanhoe"), autore anche di Gian Burrasca.

N.1 - 1907- Antonio Rubino

N.23 - 1919 - Enzo Anichini

N.21 - 1919 - Armando Curcio

Secondo Antonio Faeti, scrittore di molti saggi dedicati ai libri illustrati per ragazzi, "la rivista possedeva alcune costanti caratteristiche: la qualità della carta, la bellezza dei colori usati per le copertine, la chiarezza rigorosa, ma gradevole, dell'impaginazione, che ne fanno, ancor oggi, uno dei giornali per ragazzi più belli che siano mai stati editi in Italia [da: A. Faeti, Guardare le figure, Ed. Donzelli, 2011 ].

N.8 - 1908 - Filippo Scarpelli

N.3 - 1919 - Sergio Tofano (STO)

N.48 - 1920 - Enzo Anichini

N.17 - 1919 - Guido Moroni Celsi

Alla rivista collaborarono alcuni tra i maggiori illustratori dell'epoca, come: Brunelleschi, Rubino, Sarri, Dudovich, Moroni Celsi, Anichini, Tofano, Bernardini, Scarpelli e Finozzi.

N.5 - 1920 - Armando Bandinelli
 
 N.50 - 1908- Antonio Rubino

N.11 - 1919 - Edoardo Del Neri 

 
N.7 - 1908- Antonio Rubino 

I fascicoli erano di grande formato e contenevano rubriche fisse, racconti ed articoli. Tra gli scrittori che pubblicarono sul Giornalino, troviamo oltre allo stesso Vamba, anche Edmondo de Amicis, Luigi Capuana, Grazia Deledda, Emilio Salgari e Ada Negri.

 N.28 - 1907- Antonio Rubino

N.2 - 1921 - Sergio Tofano (STO)

N.2 - 1906 - Baby (Roberto Bracco)

N.42 - 1908 - Antonio Rubino

Le copertine qui riportate sono solo una piccolissima parte di quelle che ho trovato nella banca dati di immagini per l'educazione indire, un sito prezioso in cui è piacevolissimo perdersi. 

N.20 - 1906 - Baby (Roberto Bracco)

1909 - Antonio Rubino
 
N.25 - 1910 - Ottorino Andreini
 
N.14 - 1908 - Antonio Rubino 

E' stato molto difficile scegliere, tra le numerosissime immagini, quali pubblicare. Ha prevalso il gusto personale. Così, ho finito per privilegiare alcuni autori come Rubino e Tofano o pubblicare altri meno noti, sacrificando nomi importanti, per la rivista, come Scarpelli e Finozzi le cui copertine troverete, comunque in quantità, nell'archivio indire.
Qui potrete leggere informazioni più dettagliate sulla storia del Giornalino.

24 aprile 2013

The Quiet Book: un libro per addormentarsi Piano Piano

Qualche settimana fa, mentre curiosavo nella libreria di Palazzo Madama a Torino, ho trovato nascosto tra alcuni volumi assai più imponenti e spavaldi un piccolo libro timido e tenero. Si tratta di The Quiet Book scritto da Deborah Underwood e illustrato da Renata Liwska. In Italia è uscito nel 2011 per la Rizzoli con il titolo Piano Piano.


Sono tante le cose che si possono fare in silenzio o piano piano, dalla mattina appena svegli fino alla sera quando si va a dormire. E non sono mai banali.



In silenzio si può colorare, riflettere sugli errori, aspettare, nuotare sott'acqua, gustare un lecca lecca, giocare a nascondino, leggere belle storie, osservare allo specchio qualcosa che proprio non ci piace, ascoltare un uccellino cantare, ecc.






Piano Piano è un libro rassicurante, dai colori delicati, con illustrazioni estremamente tenere e divertenti.




Penso che un bambino, e non solo, riesca a immedesimarsi perfettamente con gli animaletti protagonisti. Io da piccola ero proprio come il riccio, detestavo quando mi tagliavano i capelli e ancora oggi vorrei essere invisibile e scappare in silenzio di fronte ad una puntura. La neve che cade silenziosa ancora mi affascina.





The Quiet Book suggerisce una lettura lenta e a bassa voce. Quella giusta per addormentarsi Piano Piano.



Questa illustrazione è una piccola sorpresa sotto la sovracopertina.

Qui trovate un video molto interessante sul lavoro della Liwska e qui (in fondo alla pagina) alcune belle foto degli schizzi prepartori al libro.

20 marzo 2013

"When I Was Small" di Sara O'Leary, illustrato da June Morstad

Questo è uno dei libri che ho acquistato a New York lo scorso ottobre, si tratta di When I was Small  scritto da Sara O'Leary e illustrato da June Morstad. E' stato amore a prima vista.




Uscito negli Stati Uniti nel 2011, l'albo è il terzo volume delle autrici dedicato alle domande di un bimbo curioso di nome Henry. I precedenti, pluripremiati, erano When You Were Small (2006) e Where You Come From (2008).




In questo libro Henry chiede alla mamma di raccontargli di quando era piccola. La risposta è divertente e tenera, data con gli occhi di una bambina.



Le illustrazioni della Morstad sono estremamente raffinate e pur rimanendo contemporanee rimandano al passato. Delicati tocchi di colore giallo, rosso e azzurro sottolinenano particolari, abiti, insetti o fiori.




When I Was Small, così come gli altri due, è edito dalla Simply Read Books  e per quanto mi risulta nessuno dei tre è mai uscito in Italia.




In chiusura del suo racconto la madre dice ad Henry che già da piccola sapeva di volere un figlio, per raccontargli storie, perché in quelle avrebbero potuto essere bambini insieme. Bello no?



15 marzo 2013

"Quando Re Leone Imperava": Scala d'Oro del 1932 illustrato da F. Mateldi

Sono molto contenta di riuscire finalmente a pubblicare, grazie alle foto di Mimmi Moretti, questo post dedicato alle illustrazioni che Filiberto Mateldi - disegnatore, pittore e scenografo degli anni Trenta - realizzò per "Quando Re Leone Imperava",  volume del 1932 uscito  nella celebre collana La Scala d'Oro, dedicata ai ragazzi.




Ho trovato questo libro alcuni anni fa mentre vagabondavo tra le bancarelle del Libro Ritrovato, il bel mercato che si tiene ogni prima domenica del mese in Piazza Carlo Felice a Torino. Il volume, poiché mal concio (soprattutto per la copertina e le pagine volanti), "giaceva" nelle retrovie del banchetto della libreria Le Colonne, per altro sempre fornito di bellissime pubblicazioni vintage.
Forse perché un appassionato ne riconosce con facilità un altro, alla fine il libro mi è stato regalato.



"Quando Re Leone Imperava" raccoglie alcune favole classiche di Esopo, Fedro, La Fontaine e Clasio, riviste da Gustavo Brigante Colonna. Favole che lette ora lasciano interdetti per alcuni tratti un  po' crudeli e dubbie morali. Il libro risente molto del Ventennio Fascista, periodo in cui venne pubblicato. Storie a parte, le illustrazioni, i colori e la grafica meritano grande attenzione.






Disegni stilizzati e molto eleganti, talvolta in perfetto dialogo con l'andamento grafico del testo come per esempio ne "Il Nimbo Giustiziere". L'airone mi piace moltissimo, belli gli alberi storti e le file di animali che sbordano dalla pagina e divertenti le piccole figure che talvolta si appoggiano sulla prima lettera del capitolo. Mi affascina come con pochi e semplici tratti Mateldi riesca a rappresentare il movimento dell'acqua e i riflessi.





 

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