Tra i miei laboratori preferiti per soddisfazione personale e dei bambini, c'è sicuramente "Il Pianeta alla rovescia".
Nel "Pianeta alla rovescia" abbiamo inventato un paese dove nulla può essere come nella realtà. Ogni
cosa conosciuta deve variare in uno o più aspetti, per esempio: peso, colore, forma, stato, odore, ecc.
Il laboratorio era stato pensato per aiutare i bambini bloccati o "inquadrati" dalla continua paura di sbagliare o di non essere all'altezza. In un Paese dove tutto è "sbagliato", non esistono metri di paragone, quindi non si corre pericolo. Questo concetto è stato enunciato ad alta voce all'inizio del gioco. Il risultato è andato oltre le mie aspettative: non solo tutti i presenti hanno partecipato attivamente con grande entusiasmo, ma da subito è risultato evidente quanto quel momento avesse anche una importante valenza liberatoria per loro. I più timidi, sempre attenti e pronti a votare le proposte del gruppo, si sono espressi al meglio nella seconda parte, quando gli è stato chiesto di disegnare il paese che avevano inventato.
Nel Mondo alla Rovescia i bambini sanno volare e hanno le ali, gli adulti no e per farlo si servono di enormi farfalle colorate, con conseguente problema di traffico di farfalle. Le città sono in aria e così le case. Forse solo le case. I letti dei bambini sono le nuvole. In questo paese i fiori puzzano, sono rari e di piccolissime dimensioni. Enormi e profumati sono, invece, gli insetti.
Una delle cose più divertenti è la gara delle lumache che dura giorni e giorni poiché vince chi arriva ultimo. Gli alberi sono quadrati e hanno frutti enormi. Gli squali camminano verticali sulla coda e amano molto nuotare nel mare di caramelle. I gatti e i cani hanno 4 orecchie. I leoni sono un po' miopi e portano gli occhiali, mentre le tigri si vergognano un po' a causa del loro manto a pallini, a strisce o a quadretti che li fà sembrare sempre in pigiama.
Le pizze hanno svariate forme e colori, ma quella che piace di più è quella a cubo.
In questo paese una delle cose più strane è la scuola. E' aperta 7 giorni su 7 e gli scolari sono i maestri. I bambini gli insegnano a fare i capricci, a parlare sempre tra loro, a farsi boccacce e dispetti ma loro non imparano e prendono solo voti che vanno da 2 a 0.
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