09 aprile 2014

Il laboratorio "Le Emozioni in Gioco" alla Scuola primaria Don Milani di Collegno

Il laboratorio Le Emozioni in Gioco, nato dalla collaborazione tra me e Marianna Palitto (psicoterapeuta infantile), dopo una prima sperimentazione in studio, è approdato finalmente a scuola.

Ringraziamo di cuore i bambini e le insegnanti delle classi quinte della Scuola Primaria Don Milani di Collegno (TO) che si sono messi in gioco, con molto entusiasmo e curiosità, in questo particolare e a noi caro lavoro.  




Le Emozioni in Gioco è progettato per aiutare i più piccoli a dare forma e parole a quel groviglio interiore, difficile da esprimere, che chiamiamo emozioni.

Nel corso delle cinque lezioni, colori, segni, forme geometriche e suoni ci aiutano in questo complesso passaggio, consentendoci di arrivare a un autoritratto, da noi definito, “emotivo”.

I diversi elementi, connessi tra loro in modo inusuale o inaspettato, creano nuovi strumenti e piani di espressione.


autoritratto emotivo


autoritratto per colori


A scuola i bambini si sono divertiti e sono stati estremamente ricettivi agli stimoli dati. 
Molte le domande e tante le risposte, in uno scambio che talvolta ci ha portato a conclusioni sorprendenti.

E' piaciuto molto pasticciare con le tempere alla scoperta dei colori, ma c'è stata anche tanta sorpresa quando abbiamo giocato con le forme e i suoni. Curiosità a non finire, poi, sui vari autoritratti di pittori famosi.


autoritratto per forme e colori


autoritratto per linee, forme e colori


autoritratto per linee, forme e colori


Le lezioni, strutturate dando particolare attenzione agli interventi e all'ascolto dei bambini, sono state concepite il più possibile come spazio libero, ma non fuori dalle regole.

Il fare e il giocare hanno avuto fondamentale importanza e spesso hanno rappresentato il tempo conclusivo di ogni incontro.  


autoritratto emotivo


autoritratto emotivo


autoritratto emotivo


autoritratto


autoritratto e autoritratto emotivo


Un aiuto importante è arrivato dalle maestre Nadia e Rosalba che con la loro partecipazione attiva, discreta ma molto puntuale, ci hanno affiancato nei momenti chiave, dando maggiore solidità ai nostri interventi, non facendoci mancare, poi, stimoli a proseguire in questo progetto.


autoritratto sonoro


autoritratto e autoritratto emotivo


autoritratto emotivo


autoritratto sonoro


autoritratto e autoritratto emotivo


Per informazioni sul laboratorio:

Valentina Gazzoni
tel 349 4709575

Marianna Palitto
tel 338 6931485

Una nuova Città di Carta

Qualche giorno fa è nata una nuova città di carta, coloratissima.
All'inizio del laboratorio i bambini hanno avuto qualche perplessità sul concetto di città verticale e non piatta, disegnata, ma una volta compreso ecco sorgere un circo col lampadario verde, delle casette, un negozio, la scuola, una casa sull'albero, un semaforo e anche una cuccia per il cane. Dimenticavo il sole un po' stanco che si prepara a tramontare.













01 aprile 2014

Laboratori di primavera

Città ideali colaratissime, pesci degli abissi fluorescenti e timbri di ogni forma.
Dove? Alla libreria il Gatto Immaginario di Torino.
Vi aspetto lì con i miei laboratori di aprile dedicati ai bambini dai 6 ai 10 anni.

Come sempre le parole chiave sono: inventare, sperimentare, pasticciare, imparare e soprattutto DIVERTIMENTO.

E' necessaria la prenotazione.




Favole e Biscotti in libreria

Favole e biscotti, che c'è di meglio per iniziare la giornata?
Una mattina alla settimana, nei mesi di Aprile e Maggio, leggerò favole alla libreria Il Gatto Immaginario di Torino e nel frattempo i piccolini potranno sgranocchiare ottimi biscotti. Gli appuntamenti sono dedicati ai bambini dai 2 ai 5 anni.




07 marzo 2014

Tompusse illustrato da Carlo Bisi

Nei primi anni Trenta, la casa editrice Utet pubblicò nella nota collana Scala d'Oro dedicata ai ragazzi, tre libri che avevano come protagonista un avventuroso ragazzino di nome Tompusse (dal francese Tom Pouce, Tom Pulce ovvero Pollicino). I testi portano la firma di Mario Buzzichini, mentre le meravigliose illustrazioni sono opera di Carlo Bisi, uno dei grandi disegnatori italiani della prima metà del Ventesimo secolo. Bisi è famoso, in particolare, per aver inventato il celebre fumetto di Sor Pampurio, storica striscia del Corriere dei Piccoli.
I tre volumi sono: Tompusse e le Bestie, Tompusse e i Mestieri (entrambi del 1932), Tompusse e il Romano Antico del 1933. Tutti presentano tavole in bicromia alternate a tavole a colori.




Tompusse e le Bestie fu il primo ad essere pubblicato.
E' l' unico dei tre che non ho avuto la fortuna di vedere dal vero. A quanto pare racconta la storia di Tompusse inviato per il mondo dalla casa di produzione Panzana Film, con il compito di girare un documentario sugli animali.






Ho scoperto Tompusse in uno degli incontri sull'albo illustrato che si tengono una volta al mese alla biblioteca Civica Centrale di Torino. Alessandra Teatini, una cara amica, possiede le prime edizioni degli ultimi due libri e le ha portate. Per me è stato come poter sfogliare dei tesori.







Amo i colori di queste illustrazioni e il loro tratto stilizzato, così come l'impaginazione, splendida, che alterna con grande armonia pieni e vuoti, movimenti orizzontali, verticali e in diagonale, figure incorniciate a figure in libertà, rendendo il tutto allo stesso tempo giocoso ed elegante, mai noioso.








In Tompusse e i Mestieri, il protagonista affronta insieme alla sorellina Pippoletta e al cagnolino Malosso un viaggio nel paese dei balocchi, dove si improvviserà pompiere, vigile, tassita, palombaro, marinaio, ecc per poi scoprire che il mestiere più bello è quello dello scolaro.



Nel terzo ed ultimo volume, un antico guerriero romano, accompagnato da Tompusse e Pippoletta, passeggia per la Roma moderna (siamo in pieno ventennio fascista). Si confronterà  in modo traumatico con le invenzioni tecnologiche del tempo, come le auto, il cinema, il telefono, il grammofono e le macchine industriali per poi decidere infine di tornare alla sua epoca.




In questo libro le illustrazioni risentono fortemente degli influssi del futurismo (a cui Bisi aderì) e di una certa iconografia russa del tempo.






L'ultima pagina si distacca in modo deciso dalle precedenti, per colori e stile sembra appartenere ad una altro libro ma io la trovo ugualmente molto bella.


Le immagini contenute in questo post sono state prese, per la maggio parte, da Indire preziosissima banca dati per la didattica.
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